la cantina
A ColleMassari, seguire la logica della natura significa ascoltarla, capirne i ritmi e trasformarli in soluzioni funzionali. Questo approccio biomimetico – dove i codici naturali diventano guida – ispira non solo la viticoltura, ma anche l’architettura.
Nel 2002, l’architetto Edoardo Milesi ha progettato la cantina integrandola nel paesaggio, seguendo il profilo della collina. La struttura si sviluppa su tre livelli, in armonia con la pendenza del terreno, e consente una vinificazione per gravità: le uve sono accompagnate con delicatezza lungo il processo, riducendo al minimo gli interventi meccanici.
La zona di affinamento, scavata nella roccia, sfrutta l’inerzia termica del suolo per mantenere in modo naturale temperatura e umidità costanti durante tutto l’anno, senza l’uso di climatizzazioni artificiali.
Ogni dettaglio progettuale risponde a una visione di sostenibilità integrata: la ventilazione passiva avviene grazie a camini d’aerazione che si autoregolano in base ai cambi stagionali; le acque meteoriche vengono raccolte e purificate tramite fitodepurazione per essere reimmesse nel ciclo agricolo; i materiali scelti – come il legno di cedro per gli interni o i condotti dell’azoto integrati nei corrimani – combinano bellezza, intelligenza e funzionalità, agendo anche come antibatterico naturale.L’intero edificio è alimentato in gran parte da energia solare: gli impianti fotovoltaici coprono circa l’80% del fabbisogno energetico della cantina, rendendola un modello virtuoso di efficienza ambientale.